L’assessore Stefano Capozzi replica al gruppo consiliare della civica e al segretario, “rappresento ampiamente la lista civica “Melito Adesso” visto che ho portato alla stessa circa il 40% dei voti” -e continua-  “la conferma delle deleghe è riconoscimento politico”.

MELITO – L’Assessore Stefano Capozzi, quest’oggi confermato nell’esecutivo municipale melitese, risponde alle contestazioni mosse nei suoi confronti dai componenti della civica “Melito Adesso”, nelle persone dei consiglieri Raffaele CaiazzaGiuseppe Chiantese e del segretario Stefano Pellecchia.

“Sono tanti i motivi per i quali non posso convenire con quanto si scrive nel comunicato inviato alla stampa in data odierna. Innanzitutto preciso che, contrariamente a quanto mi viene contestato, mi sento ampiamente rappresentativo della lista “Melito adesso” di cui faccio parte da quasi tre anni e questo, sicuramente, non solo per il consistente contributo apportatole in termini di voti – pari al 40% circa dei voti complessivi ottenuti dal gruppo alle ultime amministrative – ma anche e soprattutto in virtù dell’attività svolta sino ad oggi, per la quale la conferma delle deleghe di poco fa rappresenta un ulteriore riconoscimento politico.

Tre componenti di Melito adesso hanno dichiarato cose che appaiono in netta antitesi rispetto alla decisione assunta nel 2014 dall’intero gruppo di individuare nella mia persona colui che avrebbe dovuto essere investito di un ruolo nell’esecutivo municipale.

Nonostante sia stato spesso da solo in questi anni nell’espletamento del mio incarico, ho sempre tenuto fede al mio impegno nei confronti della comunità melitese.

Pertanto, pur sorpreso da certe reazioni, non posso che confermare la mia volontà di proseguire in quest’esperienza di governo al fianco del sindaco e degli altri assessori per continuare a lavorare portando a termine tutto quanto abbiamo già pianificato per la città.

Mi auguro che anche la parte di “Melito Adesso” oggi critica rispetto alle scelte compiute possa ricredersi, dando per prima l’esempio di come si possa collaborare nell’interesse della collettività che ci ha affidato il compito di governare la città”.

 

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