ANNUNCIATA DA DECENNI E MAI REALIZZATA

La giurisdizione (dal latino: Jusdicere) consiste nell’esercizio di uno dei tre poteri fondamentali di cui è titolare, sulla base della sovranità nazionale, uno Stato moderno: quello di far applicare, anche forzatamente, nei confronti dei propri amministrati, a mezzo di organi pubblici (chiamati, per l’appunto, giudici) le leggi vigenti che insieme ne compongono l’ordinamento giuridico.   

Si tratta del complesso di tutte le regole di condotta rivolte, in positivo ed in negativo, ai cittadini codificate dalle leggi dello Stato, quindi rese in forma normativa. Ovvero, ipotesi di azione, ridotte in articoli contenenti la descrizione sintetica, la c.d. fattispecie astratta, identificativa di un fatto, situazione o comportamento consentito nell’ambito territoriale della sovranità statale (ad es. la proprietà ed il possesso) come delle prerogative riconosciute e le tutele esercitabili od al contrario di un fatto per legge vietato (il reato, l’illecito penale) che, in caso di violazione, comporta a carico del trasgressore l’applicazione di una sanzione criminale, una pena afflittiva.  

Poiché, in questi casi si tratta della struttura normativa posta a diretta protezione dello Stato di diritto e pertanto la reazione dell’ordinamento dovrà essere variabile rispetto alla gravità dell’illecito commesso dal reo. Quanto alla complessità del sistema giuridico poi, siamo il Paese delle sette diverse giurisdizioni e probabilmente ciò configura un record almeno in Europa. Infatti, abbiamo, dall’alto della Costituzione della Repubblica, un giudice ed una giurisdizione dedicata all’esame di legittimità delle leggi e degli atti equiparati, oltre che dei Referendum, la Corte costituzionale.

Questa, per sussistente necessità si trasforma in Alta Corte penale per giudicare gli eventuali reati commessi dal Presidente della Repubblica ai sensi dell’art.90 della Carta costituzionale: alto tradimento ed attentato alla Costituzione. Nel sistema italiano vi sono poi due giurisdizioni che, entrambe, rivendicano una seppure diversa natura ordinaria: quella sui diritti, nei settori civile e penale, affidata agli Uffici del Giudice di pace, i Tribunali, le corti di Appello ed al vertice del settore giudicante la Corte di Cassazione. Mentre, sotto il profilo requirente, con le funzioni del Pubblico ministero, gli uffici di Procura presso i Tribunali, le Corti distrettuali e quella di Cassazione. Accanto ad essa si troverebbe la giurisdizione amministrativa.      

In questo sistema di giustizia, per la tutela generale degli “interessi legittimi”e quando previsto dalla legge “in esclusiva” dei diritti soggettivi, le funzioni giudicanti sono affidate, in prima istanza, ai Tribunali regionali, in appello od in unico grado al Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana e sopratutto al Consiglio di Stato. Esiste poi un sistema di Giustizia tributaria per le controversie su tasse, imposte e contributi dello stato e degli enti locali nel quale decidono le Commissioni tributarie provinciali (organi di I grado) e le Commissioni regionali, in appello, per finire in sede di esame di legittimità davanti alla Corte di Cassazione.          

Trovano poi disciplina e funzioni in leggi e codici ed hanno un sistema di giustizia specializzato, comprensivo di uffici requirenti di Procura, sia la giurisdizione contabile affidata alle sezioni regionali, alle Procure regionali, alla Corte dei conti siciliana e nazionale, a Roma che quella militare che si sviluppa in Tribunali, Corti d’Appello ed infine Corte di Cassazione, con i corrispettivi Uffici di Procura.              

Si aggiunge, infine, una giurisdizione mista “specializzata” sull’uso e lo sfruttamento delle acque che esamina diritti soggettivi ed interessi legittimi derivanti in tale materia presso dei Tribunali regionali ed in appello ed in unico grado dinanzi al Tribunale superiore delle acque pubbliche, con sede in Roma.

In conclusione, a fronte di tale oggettiva complessità legislativa e di ordinamento, forse la necessità di una riforma e semplificazione sarebbe veramente auspicabile.                               

Ma, siamo in Italia.             

Giorgio M. Palumbo

 

 

 

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