Il segreto del mago, da leggende napoletane di Matilde Serao

In una povera abitazione di via dei Cortellari  nel Sedile di Portanova a Napoli viveva  Chico il mago, un uomo di cui la provenienza era sconosciuta . Stava sempre rintanato nella sua casa e usciva soltanto per andare al mercato, senza farsi notare da nessuno, per comprare le erbe per le sue porzioni magiche, inoltre passava le ore a bollire qualcosa nella sua grande pentola. C’erano tante dicerie su Chico ma lui non aveva mai badato a nessuna di esse. Si diceva che fosse un uomo ricco che godeva della vita mondana e poi cadde in povertà.

Giovanella Di Canzio

Giovanella Di Canzio

Vicino casa sua viveva  Giovanella Di Canzio  moglie dello sguattero del re Federico II di Svevia, una donna molto furba  tanto da spiare il mago per capirne i suoi segreti. Quando li scoprii convinse il marito a farsi ammettere alla corte del re per metterlo al corrente di ciò che aveva scoperto.

Quella maliziosa vicina del mago riuscì nel suo intento e una volta entrata nelle cucine reali con uova acqua e farina  creò una pasta da cui ritaglio delle strisce formando dei cannellini. In un pentolone soffrisse della carne di maiale con le cipolla lo strutto e i pomodorini. Mise tutto insieme alla pasta aggiungendoci del formaggio di Parma. La pietanza rese felicissimo il re. Giovanella era felice di prendersi un merito che non le spettava datosi che questa era la ricetta segreta del mago Chico.

Disse di esser venuta a conoscenza della pietanza in un sogno. In pochi mesi la ricetta si sparse in molte case di Napoli  e un giorno Chico il mago camminando in un vicolo sentì un buon profumo. Entrò nella casa dove si stava cucinando la pietanza e scoprì che quella era la sua segreta ricetta e che tutta Napoli stava assaporando grazie a Giovanella Di Canzio.

Chico deluso da ciò che aveva appena scoperto sparì da Napoli improvvisamente. Giovannella in punto di morte ammise di aver rubato la ricetta dei maccheroni al mago e cosi fu dannata.

Si dice che Chico comparisse nella sua casa a via dei Cortellari ogni sabato intento a cucinare la sua segreta ricetta insieme alla Di Canzio intenta a cuocere nel pentolone il sugo  con al suo fianco il diavolo.

Ovviamente questa è soltanto una popolare storiella insieme a tutte le altre leggende napoletane nate dalla penna della scrittrice ottocentesca partenopea Matilde Serao.

 

maccheroni al ragù

maccheroni al ragù

Giuseppina Sorianiello

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