La Juventus con la sua decisione di vietare l’ingresso e quindi la vendita dei biglietti della partita Juventus-Napoli del 31 agosto nella seconda giornata di campionato non solo ai residenti in Campania, ma anche a chi è nato in Campania sta facendo molto discutere sia sui social  sia l’opinione pubblica con la disapprovazione anche di giornalisti e  persone del mondo dello spettacolo. Dimostrazione questa dell’essere razzista e anche ignorante, perché tale decisione vieterebbe la presenza allo Stadium anche del proprio allenatore. Naturalmente si fa per dire con ironia, ma tutti si aspettano una reazione dell’attuale allenatore della vecchia signora Maurizio Sarri, ex allenatore del Napoli ma soprattutto nato a Napoli. Sarri ha sempre difeso la sua napoletanità dicendo di essere orgoglioso di essere nato a Napoli e delle sue origini campane. La cosa più sorprendente è che sia la Questura e sia l’Osservatorio hanno negato con un loro comunicato l’essere a conoscenza di tale decisione. Entrambi gli ordini di sicurezza hanno confermato sì il divieto di ingresso e quindi di vendita dei biglietti ai residenti in Campania, ma hanno smentito fortemente il divieto per chi risiede in un’altra regione ma che sia nato in Campania.

Questa è un’altra dimostrazione dell’arroganza e del sentirsi signori dell’Italia della società Juventus, tutti si attendono una presa di posizione dalla lega e dagli ordini competenti e soprattutto un comunicato di reazione da parte della società di Aurelio De Laurentis. De Laurentis che già in passato ha risposto in maniera molto piccata a domande che riguardavano la Juventus.

Il clamore di tale decisione non colpirà soltanto i tifosi del Napoli, ma soprattutto tutti i tifosi bianconeri che arrivano da tutta Italia, questa è una prova che si dovrebbe tifare per la squadra della propria città, il tifo deve essere qualcosa di identitario e non tifare solo per chi vince. Spero vivamente che i molti tifosi della Juventus che sono residenti non in Piemonte possano iniziare a pensare di cambiare squadra e tifare finalmente per quella che rappresenti meglio la propria identità.

Antonio Ferrigno

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