Più sicurezza sui luoghi strategici.
Ancora una sorta di bonus: il nostro Presidente del Consiglio ed il suo Governo economicamente creativo, ha annunciato, prendendo spunto dalle serie, quanto immediate, esigenze di lotta al terrorismo vista la situazione, sempre più pericolosa, che coinvolge tutti i Paesi del mondo ed in particolare quelli europei e fra questi, l’Italia, una serie di misure. In particolare che sarà erogato uno speciale contributo alla cultura destinato a rafforzare nella conoscenza giovanile i nostri valori storici, ma non in funzione anti Islam. Una sorta di bonus, erogabile in favore dei giovani aventi i requisiti che saranno specificati nella norma e con i relativi importi che saranno finanziati,non con nuove risorse, bensì spostando, al 2017, la copertura della prevista eliminazione, annunciata e molto attesa, dell’imposta IRES.
Quindi si assicura che ogni nostro giovane, se diciottenne, potrà godere di un “bonus di 500 euro” per aumentare la sua conoscenza sulla storia, cultura e religione dei popoli, come sicuramente utile nel presente contesto geo-politico.Speriamo, come sempre,che agli annunci seguano poi i fatti concreti, perche:
1) la lotta al terrorismo è una cosa seria che richiede dei cospicui investimenti per le forze dell’ordine, di polizia e militari;
2) anche la spinta e l’investimento sulla cultura è attività fondamentale per il nostro Paese, culla di storia, arte e civiltà millenarie;
3) proprio ieri l’OCSE ha nuovamente certificato che la struttura educativa italiana è complessivamente carente: sarebbe necessario indirizzare costanti risorse in quella direzione, invece di spenderle in iniziative isolate.
Tanto più che arriva dal Ministro dell’economia, Padoan, una precisazione con la quale, diligentemente, ci spiega che: “garantire la sicurezza ha una doppia dimensione: culturale e di spesa” e che gli stanziamenti annunciati arriveranno “nel quadro della legge di stabilità, nella misura in cui l’Europa ci riconoscerà le clausole di attività che abbiamo chiesto”. Insomma, tradotto nel concreto, l’effettiva disponibilità per l’erogazione di quelle somme deve esserci consentita dalla U.E. mediante un ulteriore allentamento delle rigorose regole della contabilità europea. Ovvero, dopo il varo della Legge di stabilità per l’anno 2016 ancora sub judice fino ad Aprile prossimo, con il consenso Europeo ad un’ulteriore flessibilità di bilancio; altrimenti l’annuncio, pur interessante rimarrà, come tanti precedenti, lettera morta. Speriamo bene questa volta.
Roma 18 febbraio 2016.
Giorgio M. Palumbo