Il Dott. Gianni Scudieri, laureato in Lingue e Letterature Straniere all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, giornalista pubblicista e uno degli speaker del programma Rock On, condotto su quella che è stata una delle prime radio nate in Campania, Radio Onda Vesuviana, ha messo a disposizione dei lettori la sua cultura e le sue conoscenze in ambito musicale per raccontare il viaggio di una vita attraverso il libro “Io e il Rock”.
MELITO – Vero intenditore di musica, soprattutto in ambito Rock, Gianni Scudieri ha deliziato i presenti nell’aula consiliare del Comune di Melito Di Napoli parlando di generi musicali, aneddoti, emozioni ed epoche passate, le cui glorie, musicali e non solo, ancora riecheggiano.
Sono intervenuti l’assessore alla cultura Dominique Pellecchia, il cantautore Francesco Mennillo e la responsabile comunicazione del Comune di Melito Alessandra Romano.
Presenti gli allievi del Liceo Kant a cui l’autore si è rivolto al fine di sensibilizzare gli spiriti adolescenziali circa l’attuale mancanza di ideali, spinte, creatività, voglia di cambiare e combattere, dalla musica alla politica, rispetto alle epoche di cui è stato protagonista. Ha vissuto concerti, ha visto live dei Led Zeppelin e dei Queen, ha conosciuto personaggi del mondo della musica che lo hanno stimato dai tempi della sua attività come speaker di Radio Onda Vesuviana, tra i quali Edoardo Bennato, autore della prefazione al suo testo.
Francesco Normanno, protagonista di Io e il Rock, è un uomo di più di cinquant’anni che vive la routine quotidiana in contrasto con gli anni delle rivolte sessantottine, del Rock come stile di vita, del movimento FlowerPower, della musica progressiva e di tutte le atmosfere che solo chi ha vissuto quegli anni può conoscere e raccontare con verve mista a tanta malinconia.
Tra le domande dei giovani presenti, quella di un adolescente circa il cosa distingue, ad oggi, la musica buona da quella cattiva secondo Scudieri: “il sentire, la spontaneità, la creatività e non la commercializzazione di prodotti costruiti a tavolino come molti di quelli odierni” è stata la risposta dell’autore, che ha anche le idee molto chiare circa il passato e i suoi effetti sul presente: “chi ha vissuto la giovinezza degli anni ‘60 e ‘70 rimane giovane per sempre”.
Io e il Rock, “un bel viaggio in musica”, come lo ha definito Carlo Verdone.
Di seguito una breve intervista all’autore.
Come ha conosciuto Edoardo Bennato?
“Lo conobbi nel 1976 in occasione di un suo concerto a Somma Vesuviana. Lo intervistai a Radio Onda Vesuviana e quell’intervista ebbe un grande successo. Siamo amici da quarant’anni”.
Un episodio divertente vissuto in quelli che sono stati tra gli anni d’oro della musica?
“Facevo la fila ad un concerto de Il Banco del Mutuo Soccorso e ci tennero bloccati un’ora fuori, senza farci entrare, perché uno dei presenti diceva di essere un musicista della band, ed effettivamente lo era.Ilbuttafuori però non gli credeva, convinto che questo ragazzo volesse entrare gratis ad assistere a quello che in realtà era il concerto del suo gruppo”.
Marialberta Lamberti