Non so se vi è capitato mai di pensare, durante le ore notturne, quando il sonno dei giusti nemmeno vi sfiora, di pensare a qualche stranezza del tipo: chissà in vita mia quanti ettolitri di vino ho ingurgitato; sarei curioso di sapere quanti kilometri ho percorso a piedi fino ad oggi; quanti scalini ho salito e sceso; quante pagine di libri o giornale avrò letto; per quante ore ho dormito in oltre sessant’anni; quanta carta igienica avrò consumato in tutto questo tempo; quante volte avrò bestemmiato senza motivo; a quanta gente senza volerlo ho fatto del male; quante canzoni ho ascoltato per radio; quante sigarette avrò fumato; quante migliaia di Euro e quanti milioni di Lire avrò speso in bollette.
Insomma, una serie di domande che, oltre a lasciare il tempo che trova, non avranno mai una risposta. Almeno credo.
Ma è proprio pensando a tutte le bollette da pagare che mi sono addormentato.
Ho sognato di aver condotto l’intervista del secolo, che mi avrebbe portato notorietà planetaria ed una bella cascata di Bitcoin.
Sono seduto nel separè di un bar di Bacoli quando, appena scoccata la mezzanotte, arriva il mio contraddittorio.
Si tratta dell’assessore Pinco, del comune di Giugliano.
Appena sedutosi mi chiarisce che lui non ha nessuna remora a darmi delle risposte chiare ed esaustive.
Ottimo! Bitcoin a quinsivoglia.
Mi tolga subito una curiosità: perché mi ha dato appuntamento a Bacoli e di notte poi?
Sono fuori servizio.
Assessore, lei, quando non è super impegnato con la casa comunale, nella quotidianità, che attività svolge? Glielo chiedo per farla meglio conoscere ai nostri milioni di lettori.
La ringrazio di questa prima domanda che mi permette di sottolineare che io non vivo con i soldi dei cittadini. Io sono un agente segreto.
Cazzarola! Potrebbe essere, per quanto possibile, più delucidante? In pratica come passa la sua giornata?
Dunque: mi alzo alle cinque e trenta per andare al bagno perché poi si intaserà; nel frattempo metto su la macchinetta del caffè, poiché a mia moglie piace sorbirlo a letto. Appena lei si alza subito disfo le lenzuola e coprimaterasso per posizionare quelle fresche di bucato, federe comprese. Dopodiché porto la colazione a letto a mia figlia che se non mangia coricata poi non digerisce. Poi faccio la doccia e la barba e attendo gli ordini della mia metà, che mi consegna la lista della spesa. Prima di scendere passo la scopa elettrica per tutta la casa, e spolvero nel salone per non far rumore: al piano inferiore abita il consigliere Pallino, e quello prima di mezzogiorno non si sveglia. Con l’elenco di quello che devo comprare esco e dopo aver fatto la spesa mi vado a riposare fuori al bar. Verso le quattordici rientro per svegliare mia figlia e cucino ciò che trovo ordinato sulla lavagna magnetica. Poco dopo mia moglie ritorna dal lavoro; pranziamo tutti assieme e prima di lavare piatti e stoviglie faccio partire la lavatrice. Il pomeriggio, quasi sempre, lo trascorro a lucidare l’argenteria e poi stendo il bucato. Intanto si è fatto ora di cena e quindi, mentre mia moglie e mia figlia si riposano, preparo la tovaglia pulita, indosso il grembiule e servo a tavola. Come vede un lavoraccio estenuante che mi trattiene sempre nel domicilio.
Mi perdoni. In verità avevo tutt’altra idea di un impiego del genere. Capisco che lei agisce; ma, datosi che non è il solo, perché lo definisce segreto?
Perché mia moglie mi ha detto che non lo devo dire a nessuno.
Scusi: ma perché lo dice a me adesso?
Resterà un segreto tra noi due. Tanto chi vuole che legga le sue stronzate?
La ringrazio per l’elogio. Assessore mi dica: ma il comune di Giugliano, inteso come edificio, paga l’IMU al comune di Giugliano, inteso come ente?
Ma allora lei è un deficiente! Ma per quale giornale scrive?
Il mio.
Ah… come i formaggini che mangio a cena.
Assessore Pinco, lei conosce la problematica di Vico Miciano? Come mai siamo in stallo con i lavori?
Non conosco questo Vico, ma le prometto che mi informerò
Mi tolga una curiosità da utente senza le buste: noi ci prodighiamo per la raccolta differenziata, anche se devo ammettere che ancora non so dove lasciare le batterie scariche e qualche volta lascio le pantofole nel contenitore dell’umido: ma tutta questa munnezza, quando arriva a deposito, si differenzia davvero? Oppure si fa tutta una ammiscafrancesca?
Guardi: non so chi sia questa Francesca Ammisca, ma le prometto che indagherò.
Assessore, lei ha presente il Cinema Smeraldo, ex Cine Teatro Urania e la sua pietosa e vergognosa presenza? Sono decenni che non si trova una decorosa via d’uscita. Lei come intende procedere?
In verità sono anni che non vado al cinema in quanto a casa abbiamo il trecentosessanta pollici; ma le garantisco che farò chiarezza.
Non so se lei ha notato, ma i tombini sono tutti otturati e come sa appena scendono due gocce ci allaghiamo quasi dappertutto…
Le anticipo che la settimana prossima bandirò un concorso per venti spilasaettelle.
Scusi per il tempo che le sto rubando; immagino che lei ha molto da fare e che magari ancora deve aver provveduto al cambio di stagione per lei e i suoi cari, ma mi tolga questo cappio alla gola come se fossi Clint Eastwood. Qualche anno fa siamo stati commissariati per diverso tempo, come lei sa, ma non ho saputo l’esito di questa operazione? Mi può schiarire le idee, magari usando il Lucentiere?
Le dirò, in tutta sincerità, che è dai tempi di Bearzot che non ho più riscontrato un commissario valido. Ma non si preoccupi, telefonerò alla figicì.
Assessore, lei vede che ci sono sì i semafori ma non ne funziona alcuno. I Vigili addetti al traffico vengono impiegati, con giusta causa, soltanto per elevare contravvenzioni per sosta vietata. Me se si occupassero anche di snellire il traffico, che in alcune zone paralizza la viabilità, si eviterebbero pure le multe, non trova?
Le dirò che sono leggermente miope e pertanto non so dove siano questi semafori, ma mi adopererò affinché i Vigili siano tutti più snelli.
Potrei sapere quando spende il comune per il servizio idrico di tutto lo stabile?
Non ho una risposta alla sua domanda, più che liquida, ma cercherò di saperne di più. Il mio motto è: Glasnost!
Starà sicuramente notando questi continui roghi tossici: ha una soluzione?
Ovviamente! Viaggio sempre con una bottiglia d’acqua.
Ha il radiatore che perde?
Ma che ha capito. Mi serve per spegnere i fuochi.
Una curiosità. Quando paga, il Comune, ogni bimestre per l’energia elettrica?
Confesso di essere un moroso cronico e pertanto poco mi occupo di queste tematiche; ma le farò sapere.
Almeno sa quanto paga il Comune per il servizio telefonico?
Non posso risponderle: uso il cellulare.
Oserei chiederle quanto spende il Comune per gli stipendi di tutti i suoi impiegati, ma non oso.
Ma queste sono domande da scemo!
Lei ha ragione, ma il mio QuI varia a seconda delle stagioni. In estate scende sotto lo zero.
La capisco. Talvolta capita anche a me di dimenticare chi sono.
A suo avviso: l’elettore ha ancora l’arma del voto per cambiare la società?
Io sono un cattolico praticante, e perciò confermo che: oggi più che mai, la città ha bisogno di ex voto.
Si calunnia che tante famiglie non pagano il canone idrico. Le risulta?
A prescindere che a casa mia si beve solo champagne, non credo sia così: ma giuro che investigherò su questo aspetto.
Potrebbe essere un buon metodo quello di comparare i contatori per l’elettricità con i contatori dell’acqua ed incrociando i nominativi si accerterebbe che chi ha il primo dovrebbe avere anche l’altro, e se così non fosse si chiederebbero chiarimenti.
Proprio quello che avevo in mente. Una proposta, questa, che porterò alla Camera.
A gas?
No: a metano!
Anche per lo smaltimento rifiuti pagano solo una parte mentre gli altri usufruiscono dei servizi senza sborsare un Euro.
Non sono a conoscenza di eventuali utenti rifiutati, ma stia certo che approfondirò.
Assessore, lei avrà notato che il cimitero si sta espandendo a dismisura e pertanto i nostri concittadini, che si sono avviati con una certa urgenza, in vita sono stati tutti ammalati e perciò hanno ingerito quantità industriali di medicinali i quali, una volta perso l’involucro, tendono a inquinare il santo campo. Per non parlare dei denti falsi, delle protesi all’anca e al femore e di tutta la merda che mangiamo ogni giorno che immancabilmente evacueremo. Non sarebbe il caso di far partire un bel forno crematorio affinché si facesse una sola lampa, evitando, in questo modo di inquinare le falde acquifere?
Lei sfonda una porta aperta. Ho già fatto testamento su questo aspetto. Appena finirà la legislatura mi farò cremare.
Restiamo per un attimo su un tema merdifero. Ogni tre metri rischiamo di mettere i due piedi sugli escrementi dei nostri più fidati amici. Non crede che un paese civile questa libera pratica dovrebbe cessare?
Guardi, il comune sta tentando una mediazione con l’asl affinché i cani si dotino dei pannoloni, di taglia a seconda del bisogno, per quando sono in strada
Assessore a Giugliano esiste la camorra?
Camorra? Mi lasci consultare il dizionario, poi le spedirò la risposta via e-mail.
Ormai siamo conosciuti come la Terra Dei Fuochi. Come si può cercare/tentare di arginare questo massacro che viene perpetrato ogni giorno e che ha origini chiare e precise. Mica ci sta qualcuno più in alto di lei che vuole sterminarci senza sparare un colpo?
Non percepisco al momento di cosa stia parlando. Ma, parola mia, voglio saperne di più. Mi lasci il suo numero.
Da assessore qualificato, qual è il suo compito?
Al momento non posso essere più chiaro nel darle una risposta perché me lo sto chiedendo anche io. La saluto
Mi consenta un’ultima domanda. Come intende affrontare la questione Rom?
Guardi, dei Cd-Rom se ne occupa mia figlia, e in tutta sincerità procura solo disordine. Un giorno li mette nell’armadio ed il giorno dopo li trovo nel cassetto della scrivania per poi riposizionarli nel ripostiglio. Mai che mi riesca di trovare il film che mi sono scaricato. Ma ora, devo proprio andare: se mia moglie non mi trova nella culla accanto a lei, potrebbe pure verificarsi unassessoricidio.
A queste tremende parole mi sono svegliato in un lago di sudore freddo.
A proposito: chissà quanti fiumi di sudore avrò versato nella mia esistenza.
filippodinardo@libero.it