Arrestati 5 minorenni della baby gang di Giugliano specializzata in rapine a mano armata
Avrebbero letteralmente seminato terrore nell’ambiente dei commercianti di Giugliano: questo quello che sarebbe emerso da un’indagine che ha portato ad individuare gli esponenti di spicco di una vera e propria baby gang composta da giovani minorenni di Giugliano.
La baby gang sarebbe ritenuta principale responsabile di una serie di rapine a mano armata commesse ai danni di poveri malcapitati commercianti di Giugliano.
Un’operazione della Polizia che ha portato all’individuazione e, poi, all’arresto di cinque minorenni che, al momento, per la giovane età, si troverebbero detenuti in un istituto di pena per minorenni e tre in una comunità di recupero.
I cinque sono ritenuti responsabili di aver compiuto, in concorso tra loro, rapine a mano armata in diversi esercizi commerciali a partire dal mese di dicembre 2021.
Le prime due rapine sarebbero state commesse nel periodo delle festività, precisamente tra Natale e Capodanno, ai danni di un supermercato e poi di una farmasanitaria.
L’ultima rapina, invece, risalirebbe al mese di febbraio e darebbe avvenuta ai danni del gestore di un distributore di carburante.
In questa occasione, i giovani della baby gang, sarebbero stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza dell’impianto che avrebbero definito anche la particolare ferocia dei giovani malviventi contro il gestore.
Dalle immagini acquisite dagli inquirenti si rileverebbe che, dopo essere entrati in possesso dei soldi dell’incasso, uno degli arrestati avrebbe anche aggredito con violenza l’addetto al rifornimento, colpendolo ripetutamente con il calcio della pistola sulla testa e sul corpo nonostante l’uomo si trovasse già a terra.
Una baby gang di specialisti, secondo gli inquirenti, che in tutti i casi avrebbe fatto ricorso alle armi per minacciare e portare a segno il colpo.
Grandissima l’attenzione della Procura verso i tanti atti commessi da queste baby gang emergenti considerate un terreno fertile per future reclute della camorra. E mentre prima ancora si parlava di “bravate da bulli”, adesso, la situazione che sembra emergere sarebbe quella di un incombente pericolo per la società e per i giovani, troppo spesso attratti dal possesso di denaro facile senza valutare da dove esso provenga.
A tal proposito starebbero nascendo, all’interno della Procura, dei veri e propri reparti operativi specializzati sul fenomeno delle baby gang e sulla violenza in genere tra i giovanissimi.
Reparti che sarebbero appositamente formati da investigatori della squadra mobile di Napoli, in particolare la 4° Sezione e dagli uomini del Servizio Centrale Operativo di Roma: tutti uomini coordinati dal questore.
Sotto osservazione anche gli innumerevoli video pubblicati sui principali social network dai diretti indiziati e dai sospettati in generale, materiale volto all’individuazione di eventuali reti maggiormente considerate più capillari dal momento che molte baby gang riporterebbero l’abitudine ad indentificarsi attraverso modi di abbigliarsi particolari oppure tatuaggi che potrebbero ricondurre alla rispettiva gang di appartenenza.
Foto dal web
Marianna Di Donna