Liberate gli aggressori

 

Nella serata di domenica 4 gennaio 2021, Gianni, rider napoletano, è stato vittima di un’aggressione e poi di una rapina. 

Sei ragazzini, 4 dei quali sono stati arrestati, col volto coperto lo hanno fermato e pestato, prima di rubargli lo scooter di cui Gianni si serviva per svolgere il suo lavoro.

Qualcuno ha filmato l’episodio e pubblicato il video dell’aggressione sui social: subito i napoletani, che, si sa, hanno il cuore grande, hanno fatto partire una raccolta fondi per far sì che Gianni potesse riacquistare il suo scooter.

Questo, però, non è tutto: in tantissimi gli hanno offerto dei lavori, anche a tempo indeterminato che, però, il rider ha prontamente rifiutato.

Durante un’intervista, Gianni ha dichiarato di voler ritornare a fare il suo lavoro, il macellaio, ma che, purtroppo, non può accettare lavori troppo lontani da casa sua perché ha a disposizione solo uno scooter per potersi spostare e gli risulterebbe complicato recarsi a lavoro.

Ciò ha causato diverse reazioni: in primis, è stata annullata la raccolta fondi, nonostante il rider volesse devolvere il denaro in beneficenza; in secundis, sono giunte molte critiche a causa dei suoi rifiuti.

Secondo gli utenti social, non si può pretendere di trovare un lavoro sotto casa e, addirittura, secondo qualcuno, Gianni starebbe approfittando della situazione.

Alcuni commenti, in più, sono stati davvero cattivi, tra questi ce n’era uno in cui si inneggiava alla violenza:“Liberate i ragazzi. Questo deve essere picchiato un’altra volta”. 

Ma se, in realtà, Gianni avesse rifiutato perché, in realtà, i proprietari delle attività da cui gli sono arrivate le offerte lavorative volevano solamente avere notorietà?

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