A Ravello, clima, cibo e luoghi meravigliosi per poter continuare una vacanza
Nei nostri articoli ricorre una costante ricerca, oltre la funzione di divulgazione, tesa alla maggiore conoscenza del proprio passato, delle nostre origini,proprio per meglio guardare al futuro. Si tratta di qualcosa che serve a poter creare la consapevolezza per gli abitanti prima e i visitatori poi dell’inestimabile patrimonio culturale dato dalla bellezza unica di luoghi e paesaggi della nostra Regione. Come dell’arte, spesso espressa in forme sublimi, che la storia ci ha tramandato con le opere inestimabili, i resti ed i manufatti, anche millenari, ovvero attraverso beni culturali e ambientali unici al mondo che dobbiamo tutelare, e valorizzare, sempre di più.
Infatti, nel settore turistico regionale più in generale dell’accoglienza organizzata, si tratta di operare, tutti, con capacità e intelligenza crescenti, ovvero coniugare, sapendo andare oltre al valore ambientale dei beni naturalistici di luoghi, all’arte, bellezza, tradizioni e storia, le fondamentali risorse aggiuntive dateci dal settore enogastronomico ricco dei tanti prodotti agroalimentari tipici, anch’essi esclusivi a livello mondiale, che la Campania può offrire a chi visita la Regione.
Parliamo allora di questa perla, di un luogo incantato dal panorama mozzafiato ultima propaggine dei Monti Lattari sul mare,ove la vistasi apre sul meraviglioso golfo di Amalfi, raggiungibile, in auto, e forse ancora meglio in moto per gli amanti del genere, dall’omonima strada statale, la panoramica s.s.n.145 della costiera amalfitana, fra Minori ed Amalfi, percorrendo,nei limiti e con attenzione fra le curve, una distanza di oltre cinquanta chilometri da Sorrento, poco più di quaranta dal capoluogo Salerno e circa 56 da Napoli.
Un borgo incantato, “cittadina della musica” sede dell’importante Festival, amato dal grande compositore tedesco Richard Wagner, appena interno nella posizione rispetto alla costa prominente, nel quale si contano solo 2.500 residenti d’inverno che sembra essersi fermato nel tempo. Dalle origini tipicamente marinare, dimostrate dalle sue case variopinte, tutte di diverso aspetto e volumetria,arroccate in posizione panoramica. Nel corso dei secoli costruite dai suoi abitanti sui fianchi ripidi di una scogliera calcarea che lascia sfondo, in basso, a poche spiagge con piccoli arenili, dei lembi di sabbia e pietrisco letteralmente strappati al mare, alcune suggestive scalette rocciose, oltre all’approdo sicuro del porticciolo.
La cittadina di Ravello si trova ubicata fra le non meno note località di Cetara, Amalfi e Minori costituisce una meta turisticamente ormai lanciata, anche a livello internazionale, magari configurandosi scelta elitaria proprio per le caratteristiche particolari delle sue offerte culturali e residenziali, madovevamo inserirla nei nostri itinerari turistici campanimigliori.
La storia di questo luogo è comunque antica, risalendo molto indietro nel tempo fra il IV ed il VI secolo per le origini, come testimoniano i tanti reperti trovati sul territorio, e dal IX appartenente alla Repubblica marinara di Amalfi. Divenuto poi feudo dei regnanti Normanni e passato dal medio evo ad età recenti con pochi cambiamenti. Forse il suo pregio maggiore, visitatela.
Giorgio M. Palumbo