Il cortometraggio di Mauro Di Rosa, autoprodotto dall’associazione En Art, e il suo messaggio di riflessione e speranza.
NAPOLI – “Figli di Medea“, dall’omonimo quartiere, è un cortometraggio interamente autoprodotto dall’associazione culturale napoletana En Art e diretto da Mauro Di Rosa.
Proiettato per la prima il 20 dicembre 2015 presso il Teatro S. Artema di Monteruscello (Pozzuoli), dove è stato girato, è stato realizzato col patrocinio della Film Commission Regione Campania.
Fondamentali le collaborazioni con DeMurofotografia Service, HM Make up Italy e Circus Studios e il sostegno del Centro Studi “San Marco” di Pozzuoli.
Il disagio dato dalle apparenze che si manifestano a caratteri cubitali attraverso i titoli di giornale, perché oggi nessuno legge più i contenuti, quelli che racchiudono i dettagli e le sfumature della realtà.
Se non fumi, se non vai a donne, se non lavori, sei un diverso. Non conta il tuo disagio interiore, la tua sensibilità e i tuoi sogni non possono sfamare te, tua figlia e soddisfare i tuoi genitori. Può un ragazzo fisicamente non attraente e con una posizione sociale poco elevata far innamorare una bellissima studentessa universitaria? Ci stanno forse lentamente abituando alla perdita di ogni speranza? E intanto, mentre ognuno vive la propria condizione, quasi rassegnato al proprio destino, il rione Medea diventa sempre più teatro di faide camorristiche.
Resta però la consapevolezza individuale, quella di appartenere ad una terra, per quanto madre matrigna, che ha dato origini che non possono essere rinnegate. Non si va via. Si lotta. Ci si oppone.
Marialberta Lamberti