Elezioni 3 e 4 ottobre: i candidati diffamati e minacciati

La situazione a Melito riguardo le elezioni del 3 e 4 ottobre sta diventando sempre più calda.

Negli ultimi giorni si sono susseguiti articoli di giornale, post sui social e polemiche varie riguardo i votanti, candidati a sindaco e consiglieri comunali.
Secondo voci di corridoio, la malavita si è già infiltrata in queste elezioni e la giunta sarà sciolta non appena si sarà insediata. Sempre stando ai rumors cittadini, ci sarebbero “giornalisti e personaggi importanti” politicamente schierati (un’affermazione stupida perché attualmente quale cittadino non è politicamente schierato?).

Elezioni 3 e 4 ottobre: i candidati all'ombra di minacce, diffamazione e commenti velenosi

A rincarare la dose arrivano poi i velenosi commenti tra un candidato al consiglio e l’altro che si diffamano a vicenda. Un caso particolare sarebbe quello del candidato a Sindaco Nunzio Marrone, il quale sarebbe stato diffamato pubblicamente da un candidato cinquestellino il quale, taggando un altro utente sotto un post Facebook, gli avrebbe chiesto di informarsi riguardo la malavita schierata con il candidato Marrone.
Immediatamente il candidato si sarebbe recato dai Carabinieri per sporgere denuncia, pubblicando poi sui social quanto segue:

“Ringrazio la redazione di Minformo.com per aver fatto chiarezza su una vicenda che mi ha colpito profondamente e che mi ha devastato psicologicamente.

Io, proprio io, unico candidato a Sindaco che ha deciso di mettere al primo posto del suo programma la legalità, accusato di praticare scambio di voto politico mafioso?

Un attacco vile e ignobile atto solo a denigrare quanto di buono finora insieme alla mia coalizione stiamo facendo sul territorio.

Mi hanno colpito dove mi fa più male. Il tema della legalità e contrasto della criminalità organizzata sul territorio sono al primo posto nei miei pensieri e la mia denuncia fatta dai Carabinieri, nonostante il candidato del M5S si sia scusato in privato, ne è la dimostrazione.

Perché chi sbaglia deve pagare e l’infusione di un pensiero sul territorio non va lavato via con le scuse ma ha bisogno di azioni forti come quelle della denuncia!

Spero che la leader di chi mi ha diffamato sia d’accordo con la mia visione e che dia un segnale forte, così come fatto finora su altre cose meno gravi, su questa triste vicenda che non fa altro che gettare altre ombre sulla nostra martoriata città.

Mi scuso per l’invasione e per i toni ma il dovere di cronaca di certi fatti mi ha imposto di fare questo breve comunicato!”.

Non si tratterebbe, però, della prima denuncia perché durante il mese di luglio i 3 candidati si recarono presso i Carabinieri per chiedere che le elezioni del 3 e del 4 ottobre si possano svolgere limpidamente, senza intimidazioni e minacce.

Laura Barbato

Commenti

commenti