I suoi furti riguardavano orologi e beni di gran valore, sequestrati tutti i beni del rapinatore seriale
Un uomo di 48 anni residente a Napoli è stato arrestato dalla Polizia di Milano con le accuse di reati contro il patrimonio in particolare rapine. Gli agenti della Divisione Anticrimine di Milano, coadiuvati dai poliziotti della Questura di Napoli, hanno eseguito nel capoluogo campano un sequestro di prevenzione emesso, su proposta del Questore di Milano e dal Tribunale di Milano – “Sezione Autonoma Misure di Prevenzione” presieduta dal dr. Fabio Roia.
Il provvedimento ai danni dell’uomo vedrebbe coinvolto il suo patrimonio accumulato, secondo le indagini, a seguito di eventi delittuosi come rapine. Sembrerebbe, infatti, che il 48enne fosse solito fare trasferte partendo da Napoli in direzione Milano proprio con l’intento di mettere a segno delle rapine.
Il Tribunale della Sezione Autonome Misure di prevenzione di Milano, riporta che l’attività delittuosa sarebbe partita nel lontano 1993. Un’azione che denoterebbe uno stabile radicamento dell’uomo in contesti dediti alla perpetrazione di delitti contro il patrimonio, grazie ai quali l’uomo, risultato completamente privo, come i suoi familiari, di fonti di reddito lecite, si sarebbe assicurato rilevanti profitti vivendo abitualmente grazie ai proventi delle suddette attività illecite.
Nel corso degli anni, le indagini avrebbero rilevato anche una certa tendenza del rapinatore all’aggressività usata per i suoi colpi. Una condotta, la sua, che avrebbe permesso di configurare una condizione di pericolosità sociale che avrebbe visto la sua massima espressione negli anni dal 2009, agli anni 2016 e 2020, anni nei quali lo stesso sarebbe stato riconosciuto responsabile di numerose rapine di orologi e beni di valore, commesse in modo sistematico.
Tali rapine avevano luogo principalmente a Milano: qui l’uomo si specializza nella commissione di rapine, sottraendo con violenza orologi, di elevato valore, dal polso dei legittimi proprietari; tali modalità di perpetrazione dei reati, reiterati nel tempo, hanno determinato addirittura un evidente danno d’immagine per la città ritenuta pericolosa e non sicura.
La tecnica della rapina pare fosse sempre la stessa ovvero la famigerata e ben nota “tecnica dello specchietto”.
Con l’aiuto di un complice, dopo aver individuato la vittima, veniva simulato un sinistro stradale, approfittando di momenti di distrazione, i rapinatori strappavano con forza dal polso costosi orologi, alcuni di essi anche del valore di circa 60mila euro. Tra i reati commessi a Milano oltre alle rapine aggravate, figurano anche l’estorsione, la sostituzione di persona, ricettazione, falso materiale ed altro.
A seguito delle rapine, il 48enne napoletano, si era arricchito. Il sequestro, eseguito dalla Polizia di Stato, riguarderebbe diverse unità immobiliari, compresa un’attività commerciale, conti correnti e polizze, nonché il contenuto di una cassetta di sicurezza all’interno della quale è stata rinvenuta una somma in contante; il tutto per un valore complessivo prossimo ai 2 milioni di euro.
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Marianna Di Donna