Diventa anche tu un volontario dell’associazione “Domizia”
Si chiama “Domizia” l’associazione nata nell’estate 2021 che vuole contribuire a recuperare l’area del litorale Domitio, tutelarlo e valorizzarlo. Il nome dell’associazione nasce dal nome della tartaruga che nidifica sulla spiaggia di Castel Volturno, simbolo di resilienza e rinascita.
Sono in totale 35 i soci che hanno dato vita a questa iniziativa e si tratta di studiosi, ambientalisti, imprenditori e gestori di stabilimenti balneari che vogliono restituire al litorale Domitio la sua primordiale vocazione: una località turistico-residenziale in armonia con le regole e il rispetto della natura.
L’associazione “Domizia” si fonda su 3 principi di sostenibilità: quella ambientale, quella sociale ed economica.
Insieme ai tantissimi volontari, il presidente e i soci hanno posto come obiettivo la salvaguardia e la valorizzazione dell’ecosistema di tutto il litorale domitio, attraverso una serie di attività che si svolgono durante tutto l’anno quali: sensibilizzazione e divulgazione, laboratori e formazione, ricerca scientifica, monitoraggio tartarughe, eventi e fiere, sostegno alle imprese, collaborazioni con le istituzioni, escursioni turistiche.
Una delle iniziative dell’associazione è il “Museo del Danno”, costituito dall’insieme dei reperti ritrovati in mare o vomitati lungo la costa, installati con lo scopo di sensibilizzare la collettività a comportamenti ambientali più virtuosi.
“I rifiuti smaltiti non correttamente da voi umani attraverso i canali d’acqua superficiali, che diventano autostrade della spazzatura, raggiungono il mare e alterano l’intero ecosistema marino. Parte di questi scarti spiaggiano e deturpano la costa. Un’altra parte resta nelle acque ed è ingerito da noi animali marini, spesso provocandoci la morte. Ma il marine litter altera l’intera fauna marina, contaminando la catena alimentare, Insomma, la lametta da barba usata, il giocattolo non più ricercato dai vostri bambini, il bastoncino cotonato e tanti altri prodotti arrivati a fine ciclo se non li smaltite correttamente possono ritornare sulle vostre tavole”.
Scopo del Museo del Danno è quello di sensibilizzare la società rispetto allo smaltimento intelligente dei rifiuti, facendo comprendere che gettare materiale di scarto in mare o lungo le strade può causare impatti negativi sull’ambiente, sugli animali e sui vari ecosistemi, avvelenando la stessa specie umana.
Gli umani di Domizia, si prendono cura di noi tartarughe marine, convinti che aiutare a nascere i nostri piccoli, aiuti anche loro stessi e il territorio che è di tutti.
In quest’ottica, fanno tante attività oltre la cura delle Caretta caretta, fra cui la gestione da un anno di un parco pubblico, prima abbandonato.
Hanno bonificato l’area, l’hanno pulita, con l’aiuto di alcune imprese, l’hanno arricchita di attrezzature per il gioco e il tempo libero di piccoli e grandi. E periodicamente svuotano i cestini dei rifiuti, sistemano il verde e attività simili per rederla sempre più bella e accogliente. Il tutto gratuitamente, senza alcun contributo pubblico.
Ma considerando come si comportano alcuni di voi umani, soprattutto i cuccioli della vostra specie, è più agevole prendersi cura di noi tartarughe, che siamo definiti animali selvatici.
In foto, gli ultimi due scivoli posizionati nel parco danneggiati e buttati via…prima di questi stessa sorte per altri tre, una casetta e una tenda.
Ma il DOMIZIA PARK resta aperto, e fruibile per tutti, gli umani che se ne occupano sono tenaci e resilienti come noi tartarughe.
Intanto, se qualcuno desidera regalare all’area qualche attrezzatura, è chiaramente ben gradita.
Per conoscere tutte le iniziative dell’Associazione “Domizia” e diventare un volontario, è possibile visitare la pagina Facebook (clicca qui) e la pagina ufficiale (clicca qui).
Laura Barbato
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