Fra mito e realtà
Sempre per poter meglio ricostruire il passato della nostra, meravigliosa, città di Napoli, la capitale del sud, dobbiamo tornare molto indietro nel tempo e almeno all’VIII secolo, avanti Cristo. Infatti, gli studiosi datano al 720 circa a.C. la fondazione di una importante colonia ellenistica sul nostro suolo e in particolare ad un insediamento umano stabile, con costruzioni poste dal mare alla retrostante collina, coincidente con parte della moderna cittadina di Cuma.
Dall’antica Grecia, i colonizzatori erano venuti, via mare, essendo essi fin da quelle lontanissime epoche già degli esperti navigatori che, proprio a partire da quegli anni, si espandevano, in colonie, irraggiandosi nel mar Mediterraneo a occupare approdi sicuri e dintorni abitabili, salubri e fertili per la presenza di acqua.
La zona dell’odierna Cuma venne ad essere prescelta proprio perché rispondeva a quei parametri, essenziali, per crearvi uno stabile insediamento abitativo per quelli, marinai, commercianti e loro familiari, inviati nei luoghi che dovevano fungere da basi operative dell’ulteriore espansione mediterranea proveniente dall’Ellade.
Appare sicuro il dato che, data la gradevolezza dei luoghi, quegli stessi siti fossero abitati da epoca preistorica, perlomeno databile a circa cinquemila anni orsono, da popolazioni ancestrali italiche di non facile classificazione che, tuttavia, come si accennava nel precedente articolo fatto su Napoli sotterranea, storia e tesori, hanno lasciato alcune importanti testimonianze.
Si tratta di resti di opere e manufatti edificati sulla superficie, ma soprattutto di vestigia sotterranee fatte di scavi impegnativi per quei tempi destinati a pozzi, cisterne, canalizzazione per la conservazione di acque meteoriche o sotterranee. Ancora, quali depositi di cibo, in parte destinati ad abitazioni o ricoveri e poi, in maniera crescente nel tempo, alla sepoltura dei defunti.
Quindi, le origini di Cuma sono antichissime, forse precedenti a quelle della nea Polis, di quel nuovo insediamento umano, quasi confinante con essa, avente le stesse origini e radici che diverrà Parthenope per poi giungere all’ancora attuale denominazione di Napoli.
Infatti, secondo gli studiosi più accreditati, alle origini di Napoli vi è la Cuma ellenistica e di questa identificazione vi sono cospicue quanto sicure tracce che si trovano nella Napoli sotterranea, oltre che a Cuma.
Quindi, come pure si scriveva, il cerchio della storia si chiude, senza misteri e nella sfolgorante bellezza dei luoghi. Tutti da visitare. A presto.
Giorgio M. Palumbo