Muore di Covid a 31 anni un giovane di Afragola che aspettava la convocazione per il vaccino
Francesco Sorianiello aveva 31 anni e nessuna patologia nota ed è morto di Covid mentre aspettava di essere convocato per sottoporsi alla vaccinazione.
A parlare di lui, attraverso le pagine de Il Mattino, è Tonia Maiello, la giovanissima moglie di Francesco, sposata nel 2019.
“Voglio testimoniare la mia vicenda perché a 31 anni non si può morire di covid”: inizia così l’intervista-denuncia della donna.
Sembrerebbe che un inghippo burocratico abbia arrestato la procedura di prenotazione in piattaforma del vaccino.
Sì, perché, come dice la moglie, Francesco era favorevole al vaccino ma pare avesse scoperto che la sua tessera sanitaria fosse scaduta nel 2019 e, mai, la vittima ne aveva ricevuta un’altra in sostituzione come norma prevede.
A quel punto, la donna riferisce che Francesco si fosse subito attivato, recandosi al distretto Asl di appartenenza, per ricevere quanto prima anche una tessera provvisoria che gli consentisse di effettuare la vaccinazione.
“Ci siamo stati quattro o cinque volte. Il suo dottore di famiglia era deceduto e bisognava provvedere al rinnovo. I dati risultavano errati e c’è voluto un po’ di tempo per avere il nuovo codice”, continua la donna, non riuscendo a trattenere il dolore per questo tragico epilogo.
Nel frattempo, il 28 giugno viene finalmente recapitata a casa la tessera sanitaria, Francesco effettua la prenotazione il 2 luglio e la ottiene per il giorno 30 dello stesso mese.
Da quel momento, secondo la donna, inizia un vero e proprio calvario: entrambi iniziano a stare male, ad avvertire tutti i sintomi e, insieme con loro, anche il loro figlio piccolo.
Per Francesco la condizione si fa subito seria, ha la febbre molto alta, dolori al torace e un focolaio di polmonite.
Vista la condizione, Francesco riceverà le cure attraverso un’ USCA: antibiotici e cortisone saranno le terapie prescritte come cura domiciliare.
Purtroppo Francesco non migliora, anzi la sua condizione peggiorerà sempre più fino al ricovero d’urgenza all’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli prima, e poi, al Cotugno nel reparto di rianimazione.
“Hanno praticato ogni terapia possibile ma i polmoni erano devastati, non c’era più tessuto sano. Mio marito era sano, giovane, voleva vaccinarsi e non ha fatto in tempo”.
Un immenso dolore che ha sconvolto questa giovane famiglia e portato lo sconforto tra tutti quelli che conoscevano Francesco.
In tantissimi, anche attraverso i social, sono stati i messaggi di stima per Francesco e cordoglio per la famiglia.
Anche l’azienda per la quale Francesco lavorava, la Magritech Srl di Casalnuovo. lo ha ricordato con parole cariche di affetto “Se ne va un pilastro di Magritech! Un ragazzo d’oro, un marito premuroso ed un padre affettuoso. Un professionista esemplare … l’esempio di chi si è fatto da solo ed ha costruito con i sacrifici la propria posizione. Sei stato un riferimento per tutti … non esiste una persona che non abbia apprezzato il tuo modo di essere, l’umiltà e la tua generosità! Ti vogliamo ricordare così, con la tua vittoria … perché tu hai sempre vinto dovunque sei andato!! Ci mancherai tanto”.
La giovane moglie di Francesco, nel ricordo del marito, riferisce “In questo momento ho tanti dubbi e domande che mi frullano nella testa ma è ancora troppo forte il dolore per metterle in chiaro”, riferendosi alle eventuali responsabilità nel rallentamento del sistema, considerando che, questa, sarebbe potuta essere una tragedia da evitare.
Foto dal web
Marianna Di Donna