Nella partita che poteva sancire la qualificazione, anche se non matematica, il Napoli, poco lucido, pareggia in casa con l’Union Berlino
Il Napoli rimanda la qualificazione agli ottavi di finale della Champions League, che resta ampiamente alla portata, nonostante lo sgradevole quanto inaspettato pari di stasera con l’Union Berlino al Maradona.
Tedeschi che sono messi bene in campo ma che, tecnicamente, sono davvero poca cosa. Ed infatti il Napoli, nella prima metà del primo tempo, domina il campo, prende un palo con Natan, segna con Anguissa poi annullato e segna regolarmente con Politano. Sembra essere il preludio per una goleada ma così non è.
Nel secondo tempo avviene ciò che un grande team non deve mai far accadere: gol preso di contropiede dopo un calcio d’angolo a favore. Il Napoli, come spessissimo quest’anno, non riesce a reagire al pari tedesco. Anzi, la squadra si allunga, esce a fatica palla al piede e fa male la maggior parte delle preventive. Garcia ci mette del suo, perché nonostante i 5 cambi disponibili del calcio moderno, il primo lo fa al minuto 80, dando un segnale negativo al resto del gruppo. Perché tutti coloro che oggi vedono poco il campo, hanno l’idea ormai palese che il tecnico francese faccia uso solo di 10 titolarissimi, dove l’unico vero ballottaggio è e resta il terzino sinistro (Mario Rui o Olivera).
La gara finisce in parità, nonostante il Napoli ci provi fino alla fine. Anche il Berlino, per amor di cronaca, ha le sue occasioni anche abbastanza pericolose.
Il dato statistico del possesso palla (72 per cento) può sembrare una enormità, se non fosse che molto è stato fine a sé stesso.
Benissimo il solito Politano, per distacco il migliore del Napoli di queste prime 15 partite. Male, ancora una volta, Anguissa che sembra il lontanissimo parente del centrocampista ammirato lo scorso anno. Male pure il capitano Di Lorenzo, che deve necessariamente rifiatare un pó. Stasera fuori giri anche Raspadori. Ma meglio di lui non ha fatto Politano. Si è rivisto finalmente Lindstrom con la speranza di vederlo più spesso nelle prossime gare.
Pareggio che tocca poco per la qualificazione agli ottavi, ma che allontana il Napoli dal mondiale per club del 2025, vista anche la pregevole vittoria del Milan contro il PSG.
Al Maradona domenica a pranzo arriva l’Empoli. Poche scuse, il Napoli deve vincere. In casa su 7 gare disputate gli azzurri ne hanno vinte la miseria di 2. Dato imbarazzante.
Dopodiché sarà sosta prima della full immersion per la parte più difficile dell’anno (Real, Atalanta, Juventus, Inter, Braga). Da lì si capirà tutto. Anche se una squadra così altalenante difficilmente potrà inanellare una serie di gare di altissimo livello.
Staremo a vedere, al momento è molto improbabile.
Vincenzo Barretta