Il Triangolo della Morte, meglio noto come Terra dei Fuochi, conta ogni anno il 14% di morti solo nel sud Italia.
Il tasso di mortalità in Campania è elevatissimo e la maggior parte delle persone muore di cancro alla vescica, al fegato e al sistema nervoso.
Ciò è dovuto dall’inquinamento, causato dagli sversamenti illeciti di materiale pericoloso e dagli annessi roghi tossici, da parte della camorra.
Secondo i dati ISTAT sono 38 i comuni maggiormente interessati, dove sono ubicati 2667 siti di smaltimento controllato o abusivo dei rifiuti e sono circa 354845, il 37% della popolazione, gli abitanti che risiedono a 100 metri da almeno un sito.
È proprio per questo che ieri molti comuni dell’interland, tra cui Aversa, Giugliano, Parete, Sant’Antimo, Marano, Qualiano, Villaricca, hanno deciso di unirsi in una catena umana per dire basta a questi disastri, che nuocciono all’ambiente e alla salute.
Il corteo ha contato più di un migliaio di persone, adulti e bambini, che hanno deciso di scendere in piazza insieme ai sindaci, stanchi di dover tollerare ogni giorno esalazioni nocive.
Toccante è stato il momento di riflessione quando uno degli organizzatori della manifestazione ha invitato tutti i partecipanti a prendersi la mano affinché, uniti, si possa riuscire a cambiare qualcosa.
Nella mattinata di ieri, inoltre, diversi sindaci, che poi hanno preso parte alla parata, hanno incontrato a Roma i tecnici del Ministero dell’Ambiente per avere maggiore sostegno da parte loro e per richiedere più risorse per il controllo dei territori.
Emozionante è stato anche vedere i bambini coinvolti nella manifestazione che, a modo loro, hanno cercato di far sentire la propria voce attraverso messaggi sui fogli bianchi e disegni.
La difesa dell’ambiente non ha colori politici e età, solo attraverso la collaborazione di tutti si puó riuscire a smuovere le coscienze di tutti.
Laura Barbato
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