Aperta un’inchiesta per la morte di una 29enne di Casoria dopo essere stata dimessa dall’ospedale
E’ giallo sulla morte di Titty D’auria, 29enne originaria di San Giorgio a Cremano e residente a Casoria.
La giovane donna, stando alle dichiarazioni dei familiari, avrebbe avvertito dei forti dolori addominali durante la notte tra il 31 e il 1 gennaio, dolori che avevano reso necessario l’arrivo al Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore.
Ad accompagnare Terry al pronto soccorso sarebbe stato suo padre che, oggi, racconta, l’intervento dei medici dell’ospedale.
Dopo una prima visita, i dottori avrebbero tranquillizzato i genitori, diagnosticando delle coliche renali certificate anche dalla successiva prognosi emessa: 5 giorni di terapia a casa e tutto si sarebbe risolto.
Così, purtroppo, non sarà, perché all’indomani la ragazza continuerà ad avvertire forti dolori all’addome che renderanno necessario un ulteriore arrivo presso l’ospedale di Frattamaggiore.
Purtroppo, però, Terry smette di vivere a meno di 24 ore dalle prime dimissioni.
Sul caso è stata aperta un’indagine che inizierà dall’esame autoptico sul corpo della giovane, anche a seguito della denuncia presentata dal padre della ragazza, volta a far chiarezza sull’operato degli interventi al pronto soccorso.
L’autopsia sulla salma sarà condotta presso l’ospedale di Giugliano e, solo a seguito, la 29enne potrà essere restituita alla famiglia per l’ultimo saluto.
Sgomento e dolorosa partecipazione attraverso i social per quanti conoscessero questa giovane donna descritta da tutti come solare e piena di vita “Non ci sono parole ci hai sconvolta non ci posso pensare che sia successo tutto questo sei e resterai sempre nei nostri cuori una persona sempre disponibile e socievole una grande donna adesso che non ci sei dai tanta forza alla tua famiglia e ai tuoi cari ti saluto con un forte abbraccio e riposa in pace sotto le ali del Signore riposa in pace”.
Sarà, dunque, la magistratura a fare chiarezza sull’eventuale negligenza dei medici che l’avrebbero soccorsa in ospedale.
La disperazione della famiglia attraverso le parole della cugina di Terry “Mia cugina era raggiante e dolcissima. Piena di vita e di sogni da realizzare. Chiunque l’ha conosciuta, le ha voluto bene. E’ stata male ed ha chiesto aiuto. Questo è l’epilogo. Non si può morire così a 29 anni per la negligenza di chi dovrebbe proteggerci. Nessuno di noi si darà pace finché non verrà fatta chiarezza”.
Foto dal web
Marianna Di Donna