Nella puntata de “Le iene” di ieri, 17 febbraio, Nina Palmieri ha voluto ripercorrere quanto accaduto nella notte della morte di Alessandra Madonna.

La notte del 7 settembre 2017, Alessandra lavorava in un locale nel napoletano, frequentato anche da Giuseppe Varriale, il quale, quella sera, flirtava con una ragazza. Escono dal locale quasi alla stessa ora, Alessandra gli manda dei messaggi e sembrano poi seguirsi in auto.

La giovane e Giuseppe Varriale avevano avuto una relazione turbolenta ma, nonostante ciò, non avevano mai interrotto i contatti. Dopo un litigio e un incidente, il ragazzo la porta in ospedale dove Alessandra morirà 9 ore più tardi; Giuseppe sarà, invece, condannato a 4 anni e 8 mesi per omicidio stradale, senza aggravante: quella sera il suo tasso alcolemico superava di gran lunga i limiti consentiti dalla legge.

In un primo momento, il ragazzo racconta di essere giunto davanti alla sua abitazione quando vede Alessandra. Lei gli avrebbe chiesto spiegazioni sulla loro relazione, si sarebbe aggrappata al finestrino e poi sarebbe caduta a terra.

Nella seconda versione spiega, invece, di aver sentito il rumore dei tacchi e di averla poi vista cadere, capovolgendo totalmente la prima dichiarazione.

Nella versione della sentenza di primo grado, però, Alessandra si sarebbe aggrappata al finestrino, Giuseppe avrebbe accelerato facendola urtare contro un’auto, causandole la frattura di 8 costole e la successiva caduta le avrebbe provocato il trauma cranico. Sulla gamba sinistra della ragazza è stata, poi, trovata un ecchimosi che, probabilmente, corrisponderebbe all’urto con l’auto dell’ex fidanzato.

I genitori della giovane sono determinati ad andare avanti con le indagini per comprendere le dinamiche dell’accaduto, di cui gli unici testimoni sarebbero Alessandra e Giuseppe, per poter fare finalmente una doverosa giustizia.

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Laura Barbato

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