Un’altra perla turistica da far conoscere nel mondo 

Proseguendo nel nostro ideale itinerario svolto in Campania, provincia di Napoli, alla ricerca delle origini storiche delle nostre città dimostrate da resti millenari, bellissimi, senza eguali nel mondo che dobbiamo tutti valorizzare turisticamente, parliamo di un’altra storia che merita di essere raccontata: quella della Capua antica o arcaica poi denominata, in epoca più moderna, Santa Maria Capua Vetere.

Infatti, quella che attualmente costituisce una popolosa ed attiva cittadina, situata a poche decine di chilometri dal capoluogo regionale, racchiude nel suo territorio le vestigia di un altro, antichissimo, insediamento umano, per l’appunto Capua o per meglio dire la ellenistica Kapùn, anch’essa fondata intorno al V secolo a.C. ma qualcuno parla del IX forse da antiche popolazioni osco-etrusche, per essere poi abitata dai colonizzatori greci che la integrarono in quella rete di insediamenti commerciali posti vicino alle coste a partire dalla prima comunità sorta sull’isola di Ischia.                 

In seguito, siamo nel IV secolo avanti Cristo, venne conquistata dai Sanniti per divenire poi terra romana, dopo la sconfitta di questi, ed in epoche più moderne ha seguito dapprima gli itinerari medioevali, rinascimentali e poi barocchi del Regno delle due Sicilie, per divenire Campania, in Italia.             

Un insediamento quello dell’antica Capua che vivrà per secoli prosperando tanto da essere citata da fonti attendibili, quale lo storico Strabone, quale seconda città sotto Roma per dimensioni e popolazioni, ancora nel I secolo, rappresentando un centro agricolo e commerciale collegato all’Urbe dalla fondamentale via Appia.

Tale fortunata esistenza, visto che costituiva una delle città più grandi ed importanti di quell’antica epoca, durerà fino al nono secolo d.C. allorquando la città venne sanguinosamente conquistata, completamente distrutta e saccheggiata da pirati incursori saraceni e così la sua storia attiva si concluse bruscamente.

Quindi, la Capua arcaica vanta una storia lunga oltre 28 secoli che si è dipanata nel tempo seguendo le medesime scansioni ed analogia di accadimenti degli altri insediamenti anticamente sorti nell’odierna Campania ed anche in questo caso le diverse civiltà succedutesi hanno, ciascuna e tutte, lasciato incredibili tesori architettonici.

Basti pensare alle rilevanti dimensioni dell’antico Anfiteatro Capuano, ben intuibili dai resti esistenti, come da tante altre vestigia monumentali costituenti mura ed altri  manufatti di grandezza imponente.                                                                                                 

Sulla ricostruzione esatta delle sue origini, su quale popolazione e quando la fondò, discutono ancora gli studiosi della materia, ma noi qui vogliamo ricordare Karl Julius Beloch, studioso italo tedesco che alla ricerca delle origini ha dedicato i suoi migliori studi. Fra questi sono due a spiccare, almeno per il nostro interesse, “La popolazione del mondo greco – romano”, pubblicato a Lipsia nel 1886 e l’importante “Storia di Roma” scritto con l’aiuto del suo più celebre allievo Gaetano de Sanctis.

La nostra conclusione, qui come altrove, è l’invito a valorizzare sempre più questo nostro immenso patrimonio storico, artistico, culturale a fini turistici: la nostra vera “industria” deve essere la conservazione delle nostre radici espresse nei tesori che spesso raccontiamo.

Giorgio M. Palumbo

Commenti

commenti