Gemellagio tra Paestum e Palmira  (Siria)

Sappiamo bene quale immenso patrimonio storico archeologico renda unico il nostro Paese, la Regione Campania e, fra di essi, quale posizione speciale meriti il plurimillenario sito di Paestum, l’antica Poseidonia, cui abbiamo dedicato un articolo qualche tempo fa. Così come dobbiamo, tutti, impegnarci per mantenere alle future generazioni questa ricca eredità del passato, preservandone l’integrità e la conservazione che, fra l’altro costituisce, insieme alla bellezza del territorio, una fondamentale risorsa turistica e quindi economica.

Eppure, se qualche volta qui siamo carenti e potremmo sempre far meglio, purtroppo, nel resto del mondo, quasi quotidianamente, dobbiamo assistere a incredibili devastazioni, con la rovina di siti archeologici d’interesse mondiale.

In Siria, la crudele guerra civile in corso da oltre sei anni ha portato alla folle distruzione del meraviglioso sito di Palmira, una delle più importanti città dell’antico Impero Assiro-Babilonese, sfortunatamente non troppo lontano da Raqqa. Questa era divenuta la capitale della zona bellica controllata dal Daesh, ovvero dai folli combattenti dell’Isis, che hanno distrutto volutamente gli edifici del sito archeologico “bene dell’umanità” ed ucciso l’archeologo Khaled al Asaad coraggiosamente rimasto per tentare di custodirli.

Ieri, si è conclusa a Paestum – Comune di Capaccio scalo una rassegna con 120 espositori presenti di venticinque Paesi esteri che ha visto decine tra incontri e conferenze, circa cento operatori del settore con offerta turistica specializzata, centinaia di relatori, e infine circa 10mila visitatori. Questi sono stati i numeri (fonte Ansa) della XXI Edizione de: la “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico” chiusa nella splendida Paestum. Ove, tra gli eventi, spicca il gemellaggio tra il Comune ospitante di Capaccio Paestum e quello di Palmira, la splendida città siriana gravemente devastata dalla guerra negli scorsi anni, atto firmato dal sindaco di Paestum, Francesco Palumbo e dal presidente della Federazione delle Camere del Turismo siriane, Al Khaddour. Nell’occasione, vi è stata la consegna del premio intitolato alla memoria del martire K. al Asaad, direttore del sito archeologico di Palmira ucciso da un gruppo jihadista nel 2015, all’archeologo francese Benjamin Clement autore della scoperta di un insediamento romano a pochi chilometri dalla cittadina francese di Vienne appena definito da molti osservatori, per bellezza e lo stato di ottima conservazione, la “piccola Pompei”.                                                                            

Ora, ci si deve preparare per l’anno prossimo e per una nuova stagione di successi.

Giorgio M. Palumbo

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