Nelle ultime settimane i mari sono invasi dalle meduse secondo alcuni studi, sembrerebbero essersi duplicate negli ultimi 10 anni, ma sembra riguardare solo alcune zone del pianeta tra cui i litorali campani, con particolare presenza, presso il parco sommerso della Gaiola, Marechiaro, alle Rocce Verdi, qualcuna a Riva Fiorita e lungo il litorale Flegreo.

Sia il Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus, sia il professore di zoologia della Federico II, e presidente della fondazione Anton Dohrn, Ferdinando Boero, escludono però che il fenomeno sia legato all’inquinamento marino.

Molti studiosi ritengono che: “questo “fenomeno” sia in netto aumento a causa dell’innalzamento delle temperature che favorisce la riproduzione di molte specie acquatiche in particola modo le meduse che però sembrano essere già in diminuzione essendo animali planctonici che non decidono loro dove andare e vengono trasportati passivamente dalle correnti. Evitiamo le solite scene di mattanze di meduse per ripulire il mare: sono organismi marini come tutti gli altri e hanno diritto di vivere in santa pace nei loro habitat.
Attendiamo con un po’ di pazienza che la corrente se le porti via. La corrente sta facendo il suo, infatti, ma è ancora il caso di fare attenzione, almeno per i prossimi giorni”.

Il professore Boero ha aggiunto, che: “Si tratta di una specie che viene a morire in superficie. Sono meduse anziane, per così dire, e hanno generato piccole meduse, non ancora visibili, che si stanno disperdendo in mare. Le pelagia noctiluca passano una parte del loro ciclo biologico nel mare profondo. Ci sono vari canyon sottomarini nel Golfo: come quello a Cuma e quelli di Pozzuoli. Questi canyon sono le montature da cui risale l’acqua profonda in primavera, quando la temperatura lo consente. Le correnti d’acqua, risalendo, possono portare in superficie le popolazioni di meduse. Le meduse ci saranno, certo, ma gli organismi neonati cresceranno. Se ci sono ora non è detto che ci siano anche nei prossimi mesi. Molte delle giovani meduse verranno trascinate lontano dalla corrente e alcune di esse, per esempio, andranno a Nord verso l’isola d’Elba. Non si può dire con esattezza se tornerà l’emergenza. C’è una piccola probabilità che altre meduse tornino in estate. È la natura.”

Un consiglio che si può dare è quello di fare il bagno in tranquillità e in caso di puntura bisogna rivolgersi ai bagnini che provvederanno ai primi soccorsi.

 

Teresa Barbato

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