La commissione d’accesso, accompagnata da Gdf e Carabinieri ha acquisito gli atti di tre uffici strategici

Gli atti prodotti dal Comune di Melito continuano ad essere sotto la lente d’ingrandimento di Magistratura e forze dell’ordine. Questa mattina la Commissione d’Accesso nominata lo scorso 9 maggio dalla Prefettura di Napoli, accompagnata da personale dell’Arma e della Guardia di Finanza, hanno acquisito la documentazione di uffici strategici dell’Ente comunale. 

Gli uomini di Carabinieri e Fiamme Gialle hanno ‘visitato’ la Casa comunale acquisendo atti di Ufficio Tecnico, Ufficio Elettorale e Ufficio Anagrafe. Sarebbero questi i tre settori “chiave” su cui le forze dell’ordine starebbero concentrando le proprie attenzioni in seguito all’inchiesta che ha portato all’arresto – tra gli altri – di sindaco, presidente del consiglio e alcuni consiglieri per una presunta compravendita di voti alle ultime elezioni aggravata, secondo quanto ricostruito dal Pm Giuliano Caputo, dall’infiltrazione della criminalità organizzata nel primo e secondo turno elettorale dell’autunno 2021. 

Dei tre uffici visitati questa mattina, l’Ufficio Tecnico – in particolare – era già finito nell’occhio del ciclone, lambito dall’inchiesta “Antemio” che ha travolto il vicino comune di Sant’Antimo. Nel prossimo mese, salvo prolungamento dell’incarico di ulteriori 90 giorni, la commissione d’accesso avrà il compito di verificare – attraverso l’analisi degli atti – se vi siano le condizioni per uno scioglimento (di almeno 18 mesi, ndr) del Comune per infiltrazioni della criminalità organizzata. 

S.R. 

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