Rapine ed incidenti sull’asse mediano, la “Banda della zoccola” colpisce continuamente
Le prime rapine effettuate con il metodo ribattezzato “della zoccola” si sono verificate già agli inizi del 2018 quando, tra i comuni dell’area vesuviana, tra Barra e Ponticelli, furono registrati decine di colpi ad ignari automobilisti che si ritrovavano improvvisamente un topo in auto.
Per questo motivo, la banda, che pare fosse specializzata in questo genere di rapine dal modus operandi davvero bizzarro, fu ribattezzata come la “Banda della zoccola” per l’appunto.
A distanza di quattro anni, però, sembrerebbe ancora in auge questo tipo di rapina che, per lo più, starebbe vedendo protagonista l’asse mediano, super strada molto trafficata che copre l’intero hinterland partenopeo.
Qui, infatti, in questi giorni, sarebbero state registrate diverse rapine portate a segno proprio con il metodo della “zoccola”.
Viene, ovviamente, piuttosto logicamente da chiedersi come sia possibile che un topo venga utilizzato come escamotage per rubare un’auto.
In effetti sembrerebbe che, una volta adocchiata l’auto come bottino da portare via, la “banda” troverebbe il modo di affiancarsi e, talvolta, strusciare leggermente l’auto in questione con un’altra autovettura anch’essa in transito ma con a bordo i ladri.
A quel punto avverrebbe il magheggio perché sembrerebbe che, approfittando del momento di concitazione causato dal piccolo tamponamento, un complice della banda si troverebbe subito pronto a lanciare all’interno dell’auto, magari attraverso qualche finestrino abbassato, un sacchetto contenente un topo.
Dopo i dovuti accordi circa il lieve tamponamento, una volta che il conducente dell’auto da rubare, si rimette in auto e riparte, come da copione prestabilito, si ritroverà alle prese con le bizzarrie del topo che cercherebbe, dimenandosi a più non posso, di uscire dal sacchetto.
A quel punto, preso dal panico, il conducente dell’auto cercherebbe di accostarsi per portarsi fuori dall’abitacolo quanto più velocemente possibile, molto spesso lasciando la vettura accesa e aperta.
Questo, dunque, sarà il momento nel quale i ladri, immediatamente pronti ad intervenire, portano via l’auto al malcapitato.
Un programma ben organizzato, questo, per mettere a segno furti che, purtroppo, in taluni casi, sono falliti perché i conducenti, presi dal panico per la presenza del topo nell’abitacolo, sono andati fuori strada causando incidenti anche gravi.
In questi giorni diversi sono stati gli episodi che, oltre all’asse mediano, hanno visto protagonisti gli automobilisti in transito sulla Circumvallazione esterna, all’altezza di Melito e Mugnano.
Sui casi sta indagando la Polizia giudiziaria
Foto dal web
Marianna Di Donna