Un arbitraggio a senso unico indirizza la partita a favore del Milan
La gara inizia con un grosso handicap per gli azzurri: l’assenza della prima punta. Osimhen indisponibile, così come Simeone, con Raspadori che non aveva più di 20 minuti nelle gambe. Gioca Elmas falso nove e il Napoli, lì in mezzo, non sfonda mai.
Ma gli uomini di Spalletti macinano gioco e trame, tanto che nei primi 15 minuti creano ben 4 palle gol, di cui 2 nitide.
Ma il Milan passa grazie ad un gol di Bennacer, dopo una splendida azione di Diaz, che contro il Napoli sembra sempre un calciatore da Real Madrid. Dopo, una traversa di Kjaer.
Nulla più, se non subire le offensive del Napoli. Alla fine, il migliore in campo del Milan, per distacco, è stato l’ottimo Maignan, autore di un paio di interventi decisivi, uno nel finale.
Capitolo arbitro: dispensa cartellini ai partenopei e nulla ai rossoneri. Emblematico, nel primo tempo, il mancato giallo a Leao per aver rotto la bandierina. Inoltre, mancato giallo a Diaz per una reazione identica a Kim. Solo che, nel caso del sudcoreano, il direttore di gara ha estratto il giallo facendogli saltare la gara di ritorno. Assenza più pesante di quella di Anguissa (espulso) in quanto autore di una prova eccezionale contro i potenti attaccanti milanisti.
La sensazione è che il Napoli, nel complesso, sia più forte del Milan. Non in termini assoluti, ma come concetto di squadra. Al ritorno la speranza è che Osimhen sia tra i titolari e che ci assista un pó di fortuna. Anche se, la fortuna, bisogna andarla a cercare. E magari un arbitro migliore di questo.
Vincenzo Barretta