Operazione di fusione per creare un nuovo colosso nazionale

L’Azienda nazionale autonoma delle strade statali che venne creata nel 1928 quale organo statale, in sigla ANAS, e quella molto più datata nella fondazione di origine delle FERROVIE dello STATO, in sigla FS, vanno a fondersi cercando un’efficiente, quanto remunerativa, unione operativo finanziaria fra cemento, asfalto, acciaio, concessioni auto stradali, appalti, canoni e servizi.    

Tutto ciò viene a costituire uno dei maggiori poli infrastrutturali all’interno dell’Unione europea

 Ovvero, sommando le rotaie alle strade, i pedaggi con i servizi si forma un nuovo colosso dell’economia di questo Paese una holding che potrà fornire quegli ingenti mezzi economici che sono necessari sopratutto all’autonomia finanziaria dell’Azienda nazionale delle strade.     

Il governo ha così deciso di far effettuare la fusione fra la prima e la seconda stazione appaltante del Paese, come classificate in base al valore annuale delle gare indette da entrambe, in miliardi di euro.

Si tratta di un’operazione economica assolutamente strategica rivolta nel pubblico interesse, in quanto riguardante due grandi entità societarie aventi azionariato statale prevalente.

Oltre a dotare di una ben consistente autonomia finanziaria, per il futuro, l’ANAS, grazie agli enormi flussi di cassa procurati dalle Ferrovie dello Stato  un altro risultato essenziale che si vuole raggiungere, con l’operazione in commento, consiste in quello di togliere dal settore statale, quindi dall’influenza sulla misura complessiva del debito pubblico nazionale, l’ente stradale. Un risultato anch’esso di enorme importanza.

Un “incrocio verde” tra ferro e asfalto che alleggerisce gli oneri debitori consolidati e che potrà favorire delle importanti sinergie operativo progettuali: ad esempio, quella possibile fra le società ITALFERR ed RFI ovvero Rete ferroviaria italiana.

Il nuovo super ente diviene, nei numeri di attività già presenti, la prima Stazione appaltante nazionale per i valori di gara ed infatti dal seguente quadro riassuntivo si può ben comprendere l’importanza economica che assume la nuova Holding:

 l’ANAS porta in dote la gestione oltre 26.000 chilometri  di strade nazionali, cui si stanno per aggiungere altri 6.250 km di ex strade provinciali e di alcune regionali per un totale di oltre 33.000. Il fatturato annuale raggiunge i 3 miliardi di euro ed i dipendenti sono 6.000;

 per quanto riguarda le FERROVIE dello STATO occupano 69.000 dipendenti chiamati a gestire oltre 15.000 chilometri di rete ferroviaria di competenza e superano i 7 miliardi di euro del fatturato annuale.

Speriamo che vada tutto come nelle migliori aspettative, perché i vantaggi  attesi per l’occupazione e per le finanze statali sono molto importanti.

Vedremo.

Giorgio  M. Palumbo

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