Sotto una pioggia incessante il Napoli perde con l’Empoli. E’ debacle Garcia

L’era Rudi Garcia sembra ormai terminata. Breve, per nulla intensa, anzi effimera.

Un allenatore chiamato ad un’impresa molto complicata, cioè portare i campioni d’Italia in carica a bissare un clamoroso risultato, o quantomeno lottare con unghia e denti per difendere il tricolore sul petto. Nulla di tutto questo. Squadra svuotata, senza idee, che corre poco e male, e cade pure con l’Empoli in casa sotto un diluvio universale.

Sotto una pioggia così forte o si consumano epiche imprese oppure drammi. Ed il dramma, al Maradona, nel lunch match si è consumato eccome. Un eurogol di Kovalenko regala la vittoria alla squadra allenata da un sempre ottimo Andreazzoli.

La partita è stata bruttina, con poche azioni degli azzurri ma senza uno spicciolo di idea propositiva, con una serie infinita di passaggi sbagliati a mezzo metro.

Le occasioni più pericolose le hanno avute i toscani anche se, sul piede di Kvaratskhelia, è arrivata la palla che poteva essere della vittoria. Ma un super Berisha dice no e dopo due minuti segnano gli ospiti. Non poteva andare diversamente.

Ora è tempo del successore che avrà il gravoso compito di ripristinare prima la mente dei calciatori e poi dare una identità tattica ben definita.

Garcia lascerà Napoli con la consapevolezza di aver sì provato il suo dettame (proprio oggi, col 4231) ma che non sposa manco un pó con le caratteristiche dei calciatori, che hanno l’attitudine ad essere “di sistema”, avendo questa allergia cronica al cambiamento.

Compito ancor più gravoso quello che dovrà affrontare Aurelio De Laurentiis, chiamato ad intercettare un profilo che possa sposare bene con il Napoli e la sua dimensione. Scelta estremamente difficile da fare a novembre, vista pure la penuria di allenatori senza contratto che possano sicuramente risollevare le sorti della squadra più forte in Italia.

Vedremo. Ora arriva la sosta e questa volta non cade a pennello. Dopo, ci sarà un trittico di fuoco con Atalanta, Inter, Juventus intervallate dal Real Madrid al Bernabeu.

Anche per chi verrà, quindi, l’inizio sarà di una difficoltà unica e non potrà fare altro che affidarsi alla voglia di rivalsa del gruppo squadra.

Ma chi scrive crede che sarà complicato per chiunque. Quando si sbaglia una scelta estiva importante, e quella dell’allenatore lo è, la porti tutto l’anno.

Se così non sarà, vorrà dire che il tecnico francese sia stato davvero una sciagura peggio di quanto possiamo minimamente immaginare.

Vincenzo Barretta

Commenti

commenti