L’incredibile scoperta ad opera degli investigatori del Sistema di Indagine in tutta Italia
L’indagine sarebbe partita da un fermo avvenuto sul Grande Raccordo Anulare di Roma all’alba dello scorso 6 luglio quando il conducente di una Volkswagen Golf, con il volto coperto da passamontagna, sentendosi osservato, si era dato alla fuga abbandonando il veicolo.
L’auto, poi, era stata sottoposta a sequestro poiché gli agenti, al suo interno, avevano rinvenuto diversi arnesi atto allo scasso.
Successivamente, con una serie di indagini sull’auto, gli investigatori avrebbero scoperto che la stessa vettura era stata interessata in altre indagini per reati commessi nella città di Bologna e che, i documenti annessi all’auto, risultassero intestati ad una società cooperativa a responsabilità limitata con sede legale a Novara, adibita al commercio all’ingrosso di ferramenta, il cui amministratore unico era un 65enne senza fissa dimora.
Da ulteriori indagini incrociate con il reparto di Fuorigrotta, si sarebbe scoperto che l’amministratore unico della società in questione avesse a su carico ben tre segnalazioni di rintraccio per irreperibilità nel Comune di residenza ossia Novara proprio dall’anno 2020.
L’uomo, però, risultava essere inoltre intestatario di un’altra società sempre in qualità di amministratore unico adibita al commercio di autovetture.
Dalle indagini, inoltre, era emerso che l’uomo non avesse più il suo documento di riconoscimento in quanto sequestrato preventivamente dal Comune di Novara per annullamento dopo la scoperta dell’utilizzo improprio del documento stesso. Sembrerebbe, infatti, che con quel documento, l’uomo era solito recarsi presso agenzie di pratiche automobilistiche per l’intestazione, risultata poi fittizia, di diverse auto.
Le indagini incrociate svolte lungo tutto il territorio nazionale in collaborazione con le ricerche eseguite nelle Banche Dati del P.R.A. e della M.C.TC., avrebbero, poi, fatto emergere una serie di intestazioni fittizie degli stessi, utilizzati di fatto per commettere e/o agevolare la commissione di illeciti penali ed amministrativi su scala nazionale.
Nello specifico, all’uomo indagato risultavano intestate ben 914 autovetture a cui, poi, sono stati riscontrati atti sanzionari equivalenti a circa 496.302 euro in attesa della cancellazione d’ufficio al P.R.A.
Attualmente le indagini sarebbero ancora in corso anche per accertare lo stato delle società intestate all’uomo che risulterebbero pendenti ai fini fiscali, in quanto non avrebbero mai avuto utili e non avrebbero mai presentato dichiarazione dei redditi né effettuato comunicazioni ai fini di I.V.A.
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Marianna Di Donna