Alla chiusura della penultima giornata olimpica, trentanove sono le medaglie italiane.
Battuto ormai lo storico record che resisteva da Los Angeles 1932 ed eguagliato solo nel 1960 a Roma, l’Italia riscrive ufficialmente la storia; e lo fa nell’Olimpiade più travagliata in assoluto. Dall’argento di Luigi Samele nella disciplina della sciabola, proprio nella prima giornata di Tokyo 2020, gli azzurri hanno continuato a seguire l’onda positiva: non c’è mai stato, infatti, un solo giorno senza il nostro amato tricolore su uno qualsiasi dei gradini del podio. Ed anche questo è un primato nella storia azzurra.
Un risultato che è andato certamente oltre ogni previsione ed aspettativa: lo stesso presidente del Coni, Malagò, è rimasto disarmato da questa Italia sorprendente; aveva chiesto una sola medaglia in più rispetto alle Olimpiadi di Rio (dove l’Italia ha chiuso con 28 medaglie), ma – per ora – gliene sono arrivate ben dieci. Per ora, si: perché domani, 8 Agosto, ci saranno ancora italiani impegnati a giocarsi un posto in questa Olimpiade, ed i primi partiranno proprio nelle prossime ore: la maratona maschile vedrà almeno tre dei nostri azzurri impegnati in gara, e tra questi il quotato e pronosticato Ejob Faniel. Il livello in gara è molto alto, ma il nostro Ejob vanta un personale di 2h07’09” sulla regina delle distanze, e può certamente dire la sua.
Ma a proposito di medaglie, è la seconda Olimpiade che vede tanti ori in casa Italia: dieci in tutto al momento, di cui solo cinque vengono dall’Atletica Leggera. Ed è proprio su questa che vogliamo e dobbiamo soffermarci: spesso appannaggio di tutte le altre discipline; spesso il terreno su cui ci mostravamo più deboli. Ed ora è proprio lei, la regina di tutti gli sport, a portare il nostro tricolore sul monte dell’Olimpo!
Dall’istante in cui abbiamo pianto insieme al Saltatore in Alto, Gianmarco Tamberi, per il suo tanto agognato oro, non abbiamo avuto più il tempo di riprenderci. Cinque minuti dopo, infatti, la finale dei 100m: il nostro Marcell Jacobs, già fautore di cose incredibili fino a quel momento, diventa l’uomo più veloce del mondo vincendo la gara con un tempo che stabilisce il nuovo Record Europeo. 9″80 grida l’Italia intera, ed è una grande festa.
Dopo poco sarà la Marcia a regalare emozioni uniche: i due pugliesi, Massimo Stano ed Antonella Palmisano, battono la quotata Cina sul loro terreno, dominando letteralmente la competizione. E poteva finire così? Certo che no, perchè qualche ora più tardi ci attende la finalissima della 4×100 uomini: Patta-Jacobs-Desalu-Tortu. Questa la disposizione per il passaggio del testimone, questo il quartetto vincente che porterà nuovamente la bandiera italiana sopra tutte: una spalla avanti, quella di Tortu, e l’Italia vince per un centesimo contro l’Inghilterra!
Un’atletica che in questa stagione aveva ampiamente dimostrato, tra Europei a squadre ed individuali, di essere pronta per l’evento più atteso, ma di sicuro siamo andati oltre ogni possibile sogno. Ma ancora non è finita, manca ancora un giorno di competizione e di possibili medaglie: e visto che ci siamo abituati a sognare, non svegliateci ancora!
Martina Amodio