Fiocco rosa per il mondo sportivo italiano: a farla da padrona sono state le nostre atlete, con record di ogni tipo che hanno posto la bandiera italiana sopra a tutte le altre

Ad aprire le danze è stata la giovanissima mezzofondista Nadia Battocletti: nella serata di Sabato 22 Maggio arrivano grandi notizie dalla Spagna, dove Nadia si è presa il lusso di limare ancora un po’ il già suo Record Italiano U23 sui 5000mt. Ricordiamo che circa un mese prima, a Milano, la stessa Nadia era riuscita nell’impresa, con un tempo di 15’36” che l’ha portata a riscrivere la storia e a fare suo, per un solo secondo, il Record Italiano Under 23. Ma evidentemente non le è bastato: al Meeting di Andujar segna l’ennesimo punto e scende di altri 20 secondi dal suo ultimo personale; incredibile il talento di questa ragazza che, per soli 6 secondi, non ha ottenuto il pass per le Olimpiadi di Tokyo. Ma…c’è ancora tempo, e chissà che non ci riservi qualcos’altro.

Nella mattinata di Domenica è il nuoto a farla da padrona, con una notizia che lascia letteralmente a bocca aperta: solo 16 anni ed è la più forte al mondo; la protagonista di tanto talento è Benedetta Pilato, che nei 50mt Rana stabilisce il record del mondo con 29”30. Un tempo che ha sorpreso la stessa nuotatrice quando, con gli occhi ancora bagnati, ha guardato il tabellone e realizzato il miracolo appena compiuto. Lacrime di gioia per questo giovanissimo talento pugliese che, proprio come Mennea, ha iniziato dalla difficile e povera realtà di Barletta, per poi perseverare, crederci ed arrivare sulle vette più alte.

A chiudere un weekend esaltante è Roberta Bruni, specialista del Salto con l’Asta: già una settimana fa aveva fatto parlare di sé eguagliando il record italiano outdoor della sua specialità; nemmeno il tempo di emozionarsi per questo importante traguardo che “La Bruni” – come da nickname social – scocca un’altra freccia: dividere il posto con qualcuno probabilmente le andava un po stretto, e così fa tutto suo il Record italiano con la misura di 4,70m. A rendere ancora più importante questo risultato è il pass per Tokyo, in quanto la misura raggiunta rappresenta proprio il minimo per poter partecipare alle Olimpiadi. Doppio brindisi, dunque, per il Gruppo Sportivo dei Carabinieri, che ha trovato in questa giovane ragazza una valida rappresentanza.

Grande prova di carattere, dunque, per le nostre donne: un’egemonia totale di questo weekend con risultati tecnici davvero rilevanti. Che possa anche questa essere una risposta a chi di recente ha avuto il coraggio, con una frase così antiquata e retrograda, cacciare qualcuno da un contesto sportivo “perché donna”.

Martina Amodio

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