Si celebra oggi il 74esimo anniversario della Festa della Liberazione.Questa mattina, infatti, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme al Ministro della Difesa, ha deposto una corona d’alloro al Sacello del Milite ignoto, all’Altare della Patria; il Premier Conte ne ha poi adagiata un’altra al Mausoleo delle Fosse Ardeatine.

Il 25 aprile non coincide con la sconfitta delle truppe di Mussolini e di Hitler ma ad una transizione che portò alla liberazione di Milano e del Nord Italia. Fu, infatti, in questo giorno che il “Comitato di liberazione nazionale Alta Italia” ordinò l’insurrezione nei territori ancora occupati. Lo slogan, lanciato anche in radio, era “Arrendersi o perire”. I partigiani riuscirono a mettere in fuga Mussolini e liberarono Milano e Torino: il duce raggiunse Como, venne ritrovato due giorni dopo dalla Brigata Garibaldi. Fu processato e fucilato 3 giorni più tardi.
Le fabbriche furono occupate e presidiate e la tipografia del “Corriere della Sera” fu usata per stampare i primi fogli che annunciavano la vittoria.
La guerra non terminò, però, in questa giornata ma agli inizi di maggio.

La decisione di festeggiare il 25 aprile fu presa il 22 aprile del 1946, con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948.
Anche altre nazioni festeggiano questa giornata ma in date diverse: Olanda e Danimarca la festeggiano il 5 maggio, in Norvegia è festa l’8 maggio, in Romania il 23 agosto, l’Etiopia festeggia il 5 maggio la festa della Liberazione, per ricordare la fine dell’occupazione italiana.

Come dichiarato al Quirinale da Sergio Mattarella nella giornata di ieri “la festa del 25 aprile ci stimola a riflettere su come il nostro Paese risorse dopo la tragedia del secondo conflitto mondiale. Furono i giorni del ritrovamento della dignità dell’intera Nazione, davvero un nuovo Risorgimento per il nostro popolo”.

Laura Barbato

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