Una mega festa con oltre 200 invitati per il 18esimo delle figlie, ma non salda un conto di circa 8 mila euro

Una delle location più note e suggestive “Teatro Posillipo”, scenario di feste glamour e appuntamenti mondani, si sarebbe ritrovato vittima di una truffa probabilmente premeditata.

I fatti risalgono a qualche mese fa, quando un uomo, ben distinto ed elegante, organizza presso la struttura, una festa per celebrare il 18esimo compleanno delle due figlie gemelle. Una festa organizzata nei minimi dettagli, secondo il socio e gestore della struttura, Alessandro Esposito, che parla di un evento a cui avrebbero partecipato almeno 200 persone.

L’uomo in questione avrebbe, all’atto della prenotazione, indicato anche le modalità di svolgimento della festa e, una volta trovato l’accordo, avrebbe firmato un regolare preventivo.

Secondo il gestore della struttura, Alessandro Esposito, la festa si svolge come previsto e senza nessun intoppo, clienti soddisfatti, nessuna lamentela, tutto riuscito e ben organizzato da un’organizzazione attenta ed esperta in questo settore nel quale opera da anni.

Al termine della serata, però, il genitore delle neo diciottenni, chiede un ri-conteggio delle consumazioni utilizzate e, una volta, ricevuto il totale, va via dicendo che sarebbe ritornato per il saldo. Da quel momento, l’uomo diventa sfuggente, si fa negare a telefono, spesso dice di non riuscire ad onorare l’appuntamento perché fuori città per lavoro fino alla sparizione totale. I gestori del Teatro Posillipo perdono ogni contatto con l’uomo che sembra sparito nel nulla.

A quel punto, a fronte di un contratto firmato e di una serie di foto che dimostrano che la festa si sia realmente tenuta in quella sera, i soci gestori del locale danno mandato al loro avvocato, Angelo Pisani, affinché possa risolvere la cosa.

L’avvocato Pisani, in prima battuta, cerca di risolvere bonariamente la faccenda invitando il papà ad un accordo ma la risposta dell’uomo, purtroppo, porterà a far immaginare ad un evento premeditato “Quella festa non c’è mai stata e non sa di che cosa stiamo parlando. Ma noi abbiamo i contratti firmati e le foto della serata”. 

A questo punto con molta probabilità, si arriverà nelle aule di un tribunale nonostante l’apertura al confronto da parte del socio della struttura che, mortificato e convinto per la premeditazione, replica  “Ne sono convinto. Ci sono stati casi di persone in difficoltà che ci hanno chiesto di dilazionare qualche pagamento, non ci sono mai stati problemi da parte nostra. Eppure si era presentato come una persone elegante e distinta. Questa persona, invece, prima ha temporeggiato e poi è scomparso. Per noi è un danno economico notevole perché per un evento del genere anticipiamo molte spese, come il food, il dj, la Siae, il personale. Ma è stato anche un danno di immagine”. 

Foto dal web

Marianna Di Donna

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